domenica 15 aprile 2012

giù di getto...

...come un fiume in piena. come un'onda anomala. come l'acqua che bolle a fuoco alto. come quando il temporale infuria in un'estate arida.
qualcosa dentro che non lascia spazio alla tranquillità. vorrei ascoltare rock, suonare la batteria, finirmi le dita con la chitarra. scuotere i capelli e saltare. saltare in alto. tanto più in alto. più in alto di tutti. ma vorrei saltare da sola. in un prato con l'erba alta. e poi buttarmi... tra le margherite. con l'erba che pizzica e le formiche che solleticano. con il sole da guardare, contando le nuvole e gli aerei che passano. ridere. ridere e non pensare a niente. guardare su e rimanere accecati. al caldo.
...come quando passano dentro di te così tanti pensieri che non sai capire effettivamente come ti senti. bene. male. meno bene. meno male. più male. meno bene. metà e metà. anche niente a volte. non sai se hai più tensione o più tranquillità. se vorresti uscire e spaccare tutto o tuffarti tra le coperte. parlare o stare zitta. indifferente o a volte troppo sensibile.
mi ritrovo qui, qui adesso pensando che mi ci vorrebbe un taccuino in borsa... per scrivere tutto quello che passa. quello che passa per di qua. tutte le persone che vedo.. che sento.. che scorgo. tutto quello per cui soffro o gioisco. le piccole soddisfazioni e le delusioni.
credo in quello che faccio. credo che non ci sia migliore immagine di quella di due persone che si guardano negli occhi e pronunciano il loro si. credo non ci sia migliore compagnia di quella con cui ti senti libero di ballare in qualsiasi maniera. credo che la condivisione sia alla base di ogni vita. condividere le passioni. i nostri credo. le possibilità. le idee. i discorsi. credo sia importante avere delle linee guida.. credo sia davvero stupendo avere una guida. credo in miliardi di parole dette finora. credo a tutto. e a tutti. 
credo di essere semplicemente io. sempre. e non cambierò mai. per nessuna persona o cosa al mondo. credo che le mie idee siano da rispettare. credo di rispettare invece tutte quelle degli altri .rispetto e confronto. perchè so perfettamente cosa è giusto e cosa non lo è.
ho un sacco di amici. tanti veri. e me ne accorgo giorno per giorno. so di essere importante per qualcuno. so di non aver rispettato qualcun altro. ma so anche che ce l'ho messa tutta. i miracoli non sono ancora nel mio curriculum. vorrei avere aspettato a volte. vorrei non aver abbandonato altre.vorrei tornare indietro e fare ancora di più. vorrei essere partita. sul serio però. vorrei non aver fatto soffrire. vorrei trovarmi altrove. vorrei poter fare qualcosa di più. vorrei avere una bacchetta magica... per fare cosa? per cancellare la sofferenza. il grigiore di certi cuori induriti. le lacrime di certi visi tesi. l'umidità di quegli occhi spenti. la speranza che non c'è più. lo stomaco chiuso. i crampi di un corpo sfinito. 
cancellare la sofferenza e vivere in un eterno arcobaleno di colori. tutto sarebbe più semplice. ne sono certa. 
nonostante tutto, non avendo nessuna bacchetta, accetto il grigio che c'è e le sofferenze che ho. le accetto e credo che tutto sarà poi ripagato. cerco di cogliere l'attimo in ogni singolo giorno. a volte ci riesco.. a volte palesemente no. ma sbagliando s'impara e il tempo mi darà riscatto. saprò farmi valere e un giorno qualcuno forse capirà cosa voglio dire. 
credo in quello che faccio. credo e lo urlo. qui. perchè per ora la voce manca per fare altro. credo che credere sia infettivo e contagioso. e forse riuscirò a far credere. 
credo che alla base di tutto ci sia semplicemente una voglia di vivere assurda. incontrollabile e indescrivibile. perchè sono certa che il mio libro sarebbe stato letto e stra-letto. e che tutti se ne sarebbero innamorati.  

Nessun commento: