lunedì 22 giugno 2015

giugno... due anni fa.

" Sono a casa... nessun programma... 
nessun impegno... cima grappa? desso? "


era giugno. era sabato. e non c'era niente da fare. 

io.
io e le mie fisime. 
io e tutto quello che la gente non poteva ne sapere ne vedere. 
io e tutto quello che non sapevo di te. 
tutto quello che stava succedendo a te, a voi, e che io non mi aspettavo. 

tu. 
che non hai mai mollato la presa. 
che non hai mai tirato indietro un attimo. 
che avevi sempre la soluzione ad ogni mio problema. 
che facevi sempre il pieno alla macchina perchè le soluzioni non erano mai vicine. 
tu e la tua pazienza. la tua tenacia. la tua testardaggine. 

noi. 
noi e le nostre serate strane. in macchina, sempre. mai fermi. mai posti vicini. mai posti troppo frequentati. 
noi. e sedersi sulla capotta della macchina. a guardare le stelle. con una birretta. 

credo di ricordarmi persino com'ero vestita. 
mi ricordo come mi sentivo. 

là senza nessun altro, solo con te, sentivo che potevo stare bene. il mal di stomaco passava. e ridevo un sacco. e pensavo a quanto fosse semplice non pensare ad altro. lì. solo lì. ed era lo stesso per te mi sa, perchè anche per te non erano semplici quelle giornate. e pensare che io l'ho capito solo dopo. solo troppo tardi. 
era il nostro momento zero pensieri. era il nostro stacco. era il non pensare a nulla di brutto. perchè là pensavamo a noi. non a noi due insieme forse, non ancora, non del tutto. 


due anni dopo... 

venerdì 22 maggio 2015

a me mi evoca



" Solo tu sai superarmi 
se si parla di confini 

se si parla di limiti umani 
di pazienza, di amare, di urlare.
E mi sono promesso che non ti cercherò 
forse mai più,
il destino mi osserva stavolta 
no non posso fermarmi,
stavolta sarai tu a guardarmi ... " 
( lo stadio - tiziano ferro ) 


esce il singolo di tizi credo... 
e io non mi aspettavo di sentire sta canzone. proprio ora. proprio stamattina. proprio di ritorno dal caffè. proprio oggi. proprio con sto tempo. con sto malessere. ecco. 
esce il singolo di tizi e io sta canzone la adoro. la adoravo già quando ho imparato il cd a memoria. la adoravo e la scrivevo già dentro le mie pagine del cervello. 
esce il singolo di tizi e io collego immediatamente queste parole ad una persona. come sempre. 
come sempre per me una canzone è direttamente collegabile a qualcosa o qualcuno. come il profumo. evoca ricordi. evoca pensieri. evoca. 
a me mi evoca. mi evoca che è strano da scrivere adesso. 
questo blog è tutto strano se lo si legge adesso. se lo leggo adesso io forse. pene d'amore... poco pene a volte, poco amore altre... 
si perchè qua si parlava di amore, si parlava di disastri sentimentali, di quante ne combinavo, di come mi innamoravo di persone completamente diverse. di quante persone mi sono invaghita. con quante persone ho combinato guai. e quante persone mi hanno vorticosamente rivoltato come un calzino. 
eh si... 
quante storie. quanti racconti. quante immagini.
poi però l'immagine più grande, l'immagine al momento più annebbiata, sei tu. davvero. 
per quanto io possa essere felice ora. felice davvero. per quanto io possa avere trovato la pace in me. per quanto tutte le emozioni che sento ora creino dei vortici  immensi   davvero  ( [...] e le emozioni che senti creano vortici immensi ) , e siano dei vortici stupendi, dai quali non mi libererei mai, ecco... rimangono 'sti estratti di vita che a volte riemergono.
sono suscettibile. suscettibile al profumo come all'insieme delle note che formano una canzone. una canzone che imparo a memoria in un lampo e che canto quando sono in macchina da sola. canto e ricanto. finisce e riparte. incurante di chi mi guarda dallo specchietto retrovisore o da chi mi incrocia per strada e si becca la mia bocca aperta tipo scream. 
sono suscettibile un sacco ai ricordi che galleggiano nelle giornate anche semplici, non solo in quelle con la pioggia che rompe. 
sono suscettibile. 
ma non importa. l'importante è che volevo solo dire che fai parte di quell'immenso mucchio di ricordi che fanno di me quella che sono adesso. che se sono così lo devo a tutto quello che ho passato. che se sono così è anche colpa tua e, nello stesso tempo, è grazie anche a te. che ci saranno per sempre dei profumi che mi riporteranno lì, in quel preciso momento, e delle canzoni che mi faranno sentire quei profumi. perchè io sono io, e non mi cambio. perchè tu sei tu e non cambi. 
adoro ricordare. tutto. tutti. 
adoro guardare i ricordi che passano davanti come un film stando abbracciata a chi ora ha scelto di non far parte di soli ricordi, ma di essere attore principale. riesco persino a parlare di te... anche se so, mio malgrado, che nessuno capirà veramente. nessuno capirà cos'è stato e com'era sul serio. tutti hanno le loro convinzioni, le loro idee, i lori modi di vedere le cose. io so invece che la verità era, ed è tuttora, ben altro. 
riesco persino a parlare di te. 
riesco persino a ricordarmi di te. 
riesco persino a collegare canzoni e profumi. 
sono io. e non cambierò mai. 

sabato 9 maggio 2015

forse mi arrenderei





Se io non avessi te
forse mi arrenderei
tu sei la prima che
fa un viaggio dentro me
e poi non molla mai. 
Se io non avessi te
che alternative avrei
qualcuno ha detto già
che non funzionerà
ma io non cambio idea
do retta solo a me 
scelgo e riscelgo te. 
( se io non avessi te - nek ) 


una borsa per la borsa. e più felice di te non ce n'è. 
se io non avessi te... non so come farei .




mercoledì 6 maggio 2015

prenotando giorni felici!


vorrei scrivere senza che poi, una volta che uno legge, mi facesse domande. si fanno domande agli autori dei libri? si, a volte. quando presentano il libro, quando si organizzano eventi, ma mica gli si domanda privatamente il senso di ogni e qualsiasi parola che hanno scritto.
e poi i libri sono storie inventate. come la mia.
sembra che da otto mesi a sta parte i pensieri si siano moltiplicati, siano tanti, sempre gli stessi ma amplificati. sembrano rimbombare e risuonare in testa molto più spesso, di notte sbattono a destra e a sinistra della testa, fanno dormire male, fanno fare risvegli continui. si sente ogni rumore. la lavatrice che và e che, pur comprata come silenziosa, sembra essere un infernale strumento rumoroso. gli uccellini che camminano sul tetto e sembrano enormi polli che vagano tra le tegole con le loro zampe pesanti e fastidiose. si sente il cane che ulula a non si sa che animale strano. si sente tutto. tutto. tutto quello che una volta non si sentiva. un sonno debole, confuso, contorto, nervoso, ansioso. la notte sembra essere il momento in cui i problemi si animano e ballano una danza tra i neuroni saltando qua e là tra le pareti cerebrali. eppure... 

eppure cos'è cambiato? ecco. bella domanda.
è cambiato che, distante un pochino da te, ci si sente in colpa per non essere vicino a te.
che, distante anche da te, non si riesce a fare quello che prima si faceva stando vicino a te.
che, distante anche da voi, sembra proprio tutta un'altra cosa.
un'altra vita. e lo è, non lo si può negare.
ma manca.
e la cosa più strana è che lo si sapeva, ma non si pensava forse fosse così tanto pesante. 

è cambiato che alla fine non è cambiato altro. non è migliorato altro. non c'è stato nessun miracolo. nessuna guarigione prodigiosa. nessun miglioramento strabiliante. nessuna diagnosi errata. nessun esame sbagliato. null'altro. e si vive col solito e medesimo pensiero che a giorni si amplifica e diventa un muro davanti agli occhi, davanti a ogni progetto, davanti a ogni secondo futuro. un muro che si innalza e ti chiude la visuale. non si vede oltre. non ci si arrampica sopra. non si vede luce. solo ombra. in quei giorni tutto è difficile, complicatissimo e impossibile. in quei giorni non se ne parla con nessuno perchè nessuno può capire. nessuno.. o quasi. e quei quasi non li si può considerare perchè anche loro, a giorni alterni, si trovano davanti allo stesso muro. le uniche persone con cui si potrebbe parlare sono le stesse che si schiantano addosso alla parete e che si sforzano di farsi vedere forti e pronti a far crollare quello stesso muro.
quindi in quei giorni si sta zitti, si fa finta che le cose siano stabili, che i pensieri siano stabili, che nonostante tutto si vada avanti bene, con speranza e poca paura.
invece non è proprio così. anzi, per niente.
quei giorni stanno prendendo il sopravvento rispetto agli altri. li battono in percentuale. nel registro cominciano ad essere più presenti quelli invece che questi altri. non li si contano più solo su una mano, non ci stanno più. quei giorni stanno aumentando. e a poco serve constatarlo e basta. 

servirebbe un immenso raggio di sole. e ci si sforza di appendere un sole finto sulla finestra. solo che non fa luce e non scalda. ma ci si sforza di far finta che esso sia come il sole vero. si fanno le cose col sorriso o le si fanno e basta. si continua con la solita routine pensando che magari un giorno qualcosa accadrà. si fanno programmi. si prenotano giorni felici.

lunedì 15 dicembre 2014

a volte ... ritornano! rieccomi, io e tutto il resto...

dimentico tutto. anzi no, tanto. dimentico tanto. ho dimenticato e mi piace. mi piace non sapere più davvero ricordare date, ricordare eventi, ricorrenze. mi piace sapere che mi piace. mi piace accorgermi che non fa più parte di me. ne di tutto quello che c'è ora attorno a me. 

" ti ho dato i giorni migliori dei miei anni peggiori "
magnifico - fedez feat. francesca michielin

poche parole all'interno di una canzone che adoro canticchiare, che amo ascoltare e che mi piace proprio. 

i giorni migliori degli anni peggiori. le cose belle tra mille che invece non lo erano. le poche cose a volte ragionate tra tutte le altre fatte senza pensarci. i bei momenti... le belle serate... le belle chiacchierate... i discorsi... i pensieri... il futuro che un po' disegnavamo... i sogni... le fantasie. sprazzi di sole in momenti di temporale. lucidità in tanto caos. 

non rinnego nulla. guai. ma faccio fatica a riconoscermi adesso. non mi riconosco più in quella che parcheggiava tutte le sere che poteva in quel parcheggio e aspettava. 
non mi riconosco più in quella che scendeva quelle scale al buio, illuminando gli scalini con cellulare, che entrava in quella stanza a volte calda e a volte no. che sapeva a volte di legna bruciata, di fumo, per colpa di una stufa che funzionava malino. 
non mi riconosco più in quelle pseudo-promesse. in quei pianti che non si potevano far vedere. in quei sentimenti che non si potevano dire. in quegli occhi che dovevano solo guardarsi di nascosto. in quei saluti che dovevano per forza essere distanti e distaccati. in quei baci sterili e freddi. in quegli abbracci e strette di mano che nascondevano ben altro. 
non mi riconosco più. e và bene così. 
non mi riconosco più. ed è logico. 

a volte ritornano... non i pensieri, ma i ricordi. e riaffiorano tramite impulsi esterni. stavolta è stata una canzone che mi ha portato a così tanti anni fa. neanche troppi forse. 
riaffiorano i ricordi.. e rimangono lì, e non danno fastidio. non fanno troppo effetto. 


sabato 13 settembre 2014

si chiude!

Grazie Signore per averci fatto incontrare e per il dono dell’amore. Ti preghiamo affinché questa nostra unione nata dalla tua volontà sia esempio vero e sincero e segno visibile del tuo amore. Benedici questa nostra nuova famiglia, custodiscila e falla crescere giorno dopo giorno. 

Guidaci Signore in questo nostro nuovo cammino insieme, donaci una fede forte e consapevole e rendi fecondo il nostro amore. Fa che possiamo sempre cogliere e portare avanti il progetto che tu hai disegnato per noi.  

Vogliamo ringraziarti Signore per il dono grande delle nostre famiglie. Per i valori che ci hanno insegnato giorno per giorno. Per il vivere semplice, senza troppe pretese o inutili sprechi. Per la fede che ci hanno quotidianamente insegnato a coltivare. Per tutto l’amore che ci hanno dato e che ci daranno sempre. Custodiscili e proteggili. 

Ti ringraziamo Signore per tutte le persone che ci hai fatto incontrare durante il nostro cammino in Parrocchia. Amici veri, bambini dell’acr e ragazzi dei giovanissimi con le loro famiglie, sacerdoti, catechiste, animatori. Ogni esperienza vissuta e ogni volto incontrato ci ha arricchito e donato tanto. Dona loro il tuo immenso amore e la gioia di vivere assieme a te ogni giorno. 

Signore, sostieni le nostre Parrocchie e i nostri gruppi di Azione Cattolica; gli animatori e tutte le persone che credono e che crescono all’interno di questa associazione della quale facciamo parte. Grazie per il dono grande di Simone che, lontano fisicamente da noi, sappiamo ha operato e opera tuttora al tuo fianco per la riuscita di tutto.  

Ti preghiamo Signore per tutte le persone che oggi non sono qui con noi a fare festa ma sono accanto a Te; sappiamo che si stanno godendo lo spettacolo dall’alto e sentiamo la loro presenza viva in ogni attimo che passa. Ti ringraziamo per il tempo che ci hai permesso di trascorrere assieme a loro e ti preghiamo affinché siano per sempre accanto a te a godere del tuo amore infinito e di quella felicità che non avrà mai fine. 

Ti preghiamo Signore perché ogni sforzo, ogni sofferenza, ogni prova difficile, ogni tristezza, sia per noi motivo di preghiera e sia ricerca di te. Ti offriamo ogni nostro dolore, e soprattutto il dolore di tutte le persone a noi vicine che in questo momento lottano e combattono, con la speranza di riuscire sempre a trasformare questo dolore, col tuo amore, in dono prezioso. 

Per questo noi ti preghiamo. Ascoltaci, Signore.



questo potrebbe effettivamente essere un buon riassunto della nostra giornata, dei nostri pensieri di quel giorno, del nostro stato d'animo. potrebbe essere una buona partenza per descrivere cosa c'era dentro di noi quel giorno... dal mattino appena svegli, alla sera a letto con i piedi distrutti. quello che si sente, e lo si sente anche ora a distanza di tempo, è praticamente non descrivibile a parole. non ci sono parole che possono esprimere il turbinìo di emozioni, il vortice di immagini. un giorno con l'amplificatore sempre acceso, ogni minima cosa  è portata al massimo della meraviglia, è suonata ad alto volume, sparata dentro alle orecchie anche dei più sordi, decibel elevati, battiti di cuore incontenibili. stupendo. dall'alto, ma proprio dall'alto-alto, quel giorno qualcuno ci regala il sole. un sole stupendo. degno di quell'estate che non avevamo ancora visto. il sole limpido tipico di una gioia grande, quel sole che ti fa vedere le montagne come fossero vicine vicine, quel sole che rimbalza in quel prato verde, che riscalda, che illumina... giallo come quelle tovaglie... come quei fiori... come quei fiocchetti... caldo come l'atmosfera di " un po' " di persone... caldo come quei piatti deliziosi... come le risate... i fischietti... le urla... 

questo è effettivamente l'insieme delle cose che contavano da sempre, che contavano tanto quel giorno e che contano ora e conteranno per sempre. noi, la nostra storia, sia quella conosciuta che quella poco conosciuta. noi e le nostre famiglie. noi e i nostri amici. tutti quelli che per noi era il caso di invitare. noi e tutti quelli che fanno parte di noi e delle nostre vite. noi e quelle piccole cose che ci contraddistinguono. noi e la semplicità. la nostra. quello che per noi era semplice e scontato. facile e per qualcuno persino di dubbio realizzo. 

noi. la nostra cerimonia. i nostri canti. i tanti amici sull'altare.. e gli amici nei banchi... e gli amici al bar. gli amici ci sono tutti... qualcuno nascosto lo sentiamo ancora più vicino che altri, e lo portiamo nel cuore più che in tante foto in cui sicuramente mancherà. chi canta è semplicemente stupendo, chi legge, legge col cuore. chi celebra lo fa con sentimento. chi dice la sua, resterà indelebile. chi prepara, chi balla, chi scherza, chi soffia il riso, chi riempie il frigo, chi parla col microfono, chi suda un sacco, chi ha mal di testa, chi và e viene, chi si cambia, chi si spoglia, chi alza il volume, chi chiede silenzio, chi bacia, chi abbraccia, chi sorride, chi si commuove, chi piange disperato, chi singhiozza, chi porta le scarpe da ginnastica, chi ha i vestiti e non si traveste, chi dimentica cose in giro, chi.. chi.. chi c'era. 

e c'erano in tanti. grazie! 






mercoledì 23 luglio 2014

diversamente nostro.

sarò una sposa diversa. non con chissà che novità. non vestita di giallo e con  le scarpe multicolori. non diversa per apparire. non diversa per essere anticonformista o per essere il cambiamento del mondo. per non essere come tutte le altre. 
sarò diversa perchè sarò io. e quindi non sarò lucia sposa quel giorno. ma sarò lucia vestita da sposa. perchè il vestito sarà bianco. sarà semplice. lungo. lo descriverei. si. lo descriverei se me ne ricordassi i particolari bene. lo descriverei se fossi sicura di non ricevere le solite tirate d'orecchi perchè NON SI PUO'-NON E' BELLO- NON SI FA. sarà il mio vestito, strano per me forse, ma mio. scelto in poco tempo. senza nessun brivido, ne al cuore, ne più in basso =) 
sarà come lo volevo, circa. sarà perchè non peso 30 kili. sarà perchè di certo non mi metto a dieta per il matrimonio. sarà che vorrei che mi si dicesse SEI BELLISSIMA. ma non mi arrabbierò se non lo sentirò dire. 
sarò una sposa con gli occhiali. con le scarpe basse. con le scarpe regalate da due amici che porto nel cuore. sarò una sposa che vuole accogliere gli invitati in giardino già vestita e truccata. senza presentazioni ufficiali uscendo dalla porta davanti a tutti con mille applausi. sarà che quel mattino mi sveglierò e pregherò nel sole luminoso. chiamerò giovanni e andrò dalla parrucchiera. controvoglia ma andrò. sarà che poi la chiesa sarà come volevo io. coi fiori che volevo io. quei fiori. nella quantità che volevo io. sarà che in macchina sarò con chi voglio io. e guiderà chi ho deciso io. e ci saranno due bouquet. e chi aprirà la porta sarà un amico di una vita. e mi farò i selfie in macchina e pubblicherò foto ancora prima di farmi vedere in chiesa =) 
sarà un matrimonio vero e sincero. coi canti giusti. con le voci che volevo. con quei colori. con loro. con tutti quelli che vorrei avere. con  le mie tre amiche a fianco. e con quei tre nuovi amici che adoro. 
sarà con lui. che sicuramente sarà bellissimo. e non si sarà fatto la barba. ne tagliato i capelli il giorno prima. e sarebbe bello non fosse vestito di chiaro. ma non importa. sarà con lui. e con loro che porteranno le fedi , camminando o in braccio. e quei due papà fieri e felici. 
quello sarà il mio matrimonio. con tutti quei preti che hanno fatto parte di me. di noi. con le loro risate che già immagino. con aneddoti scherzosi e momenti che sogno già. 
sarà così. e sarà stupendo. e vorrei che nessuno si permettesse di giudicare. sarà semplice. semplice e bello. nel nostro piccolo. 
la nostra festa. la sposa. lo sposo. e tutti quelli che avremo il piacere di avere al nostro fianco. le nostre famiglie. gli amici. i parenti. tutti. 
sarò una sposa diversa. che non ha tanto da raccontare ora. che non stupirà per chissà che motivi. che non voleva nemmeno le bomboniere. che aveva tante idee in mente ma che ne realizzerà pochine. 
sarà il nostro matrimonio. diverso perchè unico. e mai più si ripeterà. 

domenica 20 luglio 2014

a testa bassa

tra le tante cose che ho imparato nel mio periodo di animatrice è che la fatica condivisa aiuta a stare insieme. che il giorno della camminata è sacro e serve per unire il gruppo. per rafforzarlo. per dare modo di conoscersi davvero. perchè si parla, ci si capisce, si può anche stare zitti effettivamente, ma è un silenzio che parla da solo. sto zitto e però condivido con te la mia fatica. stiamo facendo la stessa cosa, nello stesso momento, e arriveremo allo stesso punto. 
e così in una domenica di sole nascosto dietro un cielo grigio e di afa presente in prima fila, condividiamo la fatica. lavoriamo a testa bassa. e ci spieghiamo. e parliamo. e mi scappa quel sorriso che magari io, testardamente, volevo non scappasse. 
e se non fosse per lui che tenta sempre in ogni maniera di farmi tirare fuori le parole di bocca e i pensieri dalla testa, io sarei stata nervosamente a casa a guardare il telefono ogni minuto, senza ovviamente scrivere una parola, senza cedere, a testa bassa. come un mulo. coi suoi paraocchi. 
e così in quella stessa domenica devo cedere e devo dire che tra i due la peggiore sono io. e lo sono sempre. testarda e poco incline a cambiare idea. dritta per la mia strada. sempre. per la mia strada che cambio solo se voglio io. e per fortuna che c'è lui, che non smette mai di tentarle tutte e non si dà per vinto. e non si ferma davanti a nessun tipo di muso o di messaggio cattivo. non si spaventa e non molla la presa. mai. nemmeno quando non lascio spazio a nessuno discorso, a nessuna giustificazione, tantomeno a qualche spiegazione. 
meno male che ci sei. meno male che sei qui con me. di fianco a me. 

...e lo sarai per sempre <3 font="" nbsp="">

mercoledì 16 luglio 2014

stella stellina...




" [...] Anche il cielo gira intorno e non ha pace,
ma c’è un punto fermo è quella stella là. "
( te al centro del mio cuore - gen verde )
*
**
***
la mia stella. il mio punto fermo.
ho girato tanto senza pace. senza fermarmi troppo. senza pensare troppo. e ora che ho pensato e sono ferma mi accorgo di quanto sia dolce e delizioso il sapore di questi mesi passati. di un bacio profondo. di un bacio anche solo da lontano. uno sfiorarsi di pensieri. di sensazioni. di pelle anche. l'accorgersi di essere due che diventano uno. un immenso amore. grande tanto quanto il mondo. o forse di più. grande come l'universo con tutti i pianeti. grande così. così come lui. con le sue mille cose da fare, il suo modo di fare, il suo sorriso. grande come me, che non mi lascio sfuggire mai un'occasione per riprenderlo e rompergli le scatole. grande come la mia ansia quotidiana. grande come la paura di tutto quello che potrebbe non andare bene, o non andare come dico io, o non andare come se lo aspetta chissà chi. o non andare proprio. grande come tutto il caos che c'è giù in taverna da un po' di tempo a sta parte. grande come tutte le idee che nascono in merito ad un sacco di preparativi. grande come tutte le idee , che dopo essere nate, perdono inspiegabilmente di bellezza e vengono buttate nel cestino. grande come la pazienza, la tua. la forza, sempre la tua. l'ottimismo, ovviamente tuo. per la voglia, la nostra, di fare. e di fare bene. in semplicità. anzi no, in serenità. tutto com'era iniziato. sottovoce, in posti lontani da qui, lontani da gente conosciuta... a lanciare sassi piatti in una giornata che ricorderemo sempre. nel momento in cui ti avevo concesso di farmi qualche domanda, con la promessa di darti stavolta almeno una risposta.

si. la mia risposta. si.

un anno fa...

giovedì 3 luglio 2014

una vita larga...

chi non vorrebbe una vita lunga? ma sarebbe preferibile avere una vita larga. ampia. piena di cose diverse. impegnata. punti di vista. visuali. amicizie. relazioni. parole. 
persone. 
larga al punto di essere ricordato. tanto. 
larga al punto di essere amato. un sacco. 
larga per farci stare tanto. e non sarà mai piena. non ci si starà mai stretti. nessuno sarà mai in più. si avanzerà sempre posto per qualcuno o qualcos'altro. 
larga. come il cuore di chi se ne và in anticipo, nonostante il perenne ritardo. come chi ti guarda che te ne vai e non se lo sa spiegare. larga come il cielo che ti accoglie... come le braccia aperte di chi ti aspetta lassù. 

un anno dopo. capita ancora. 

ci sarà sicuramente una spiegazione, si. solo che è difficile leggerla adesso. 

un abbraccio.