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martedì 17 giugno 2014

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Stop. Rewind.
Se potessi fermare il tempo, aspetterei.
Aspetterei una tranquillità che non c’è. La pazienza che non ho. Le possibilità che non vedo. Gli sforzi che magari non ci sarebbero. O che forse peserebbero meno.
Aspetterei perché credo , e sono sicura, che le cose vadano fatte bene. E che non basta farle. Sarebbe carino gustarsele, sceglierle, assaporarle, annusarle e toccarle con mano. Come fanno tutti del resto, tanti, non tutti.
Aspetterei sotto un sacco di punti di vista che ora sono ben chiari qui davanti a me e che scorrono tipo screen-saver in questo schermo calmo di un pomeriggio di mezza estate.
“ Chi ha tempo , non aspetti tempo “ , infatti , chi ha tempo. Non chi il tempo non ce l’ha e non ce l’ha da tanto.
Aspetterei forse che tu fossi capace di dormire da sola. Di usare bene quel tablet. Di prepararti la cartella. Di lavarti bene i capelli. O molto probabilmente aspetterei che la tua voglia di giocare si trasformasse in non avere bisogno di nessuno.
Aspetterei di vedervi un po’ più distesi e tranquilli, un po’ più sicuri di farcela, un po’ sorridenti… sorridenti davvero.
Aspetterei per quelle cose che tanto mi piacerebbero ma che non si può.
Per tutto quello che gli altri possono pensare, per tutto quello che sarà detto, per quegli sguardi che non capiscono e non capiranno il senso o lo sforzo.
Aspetterei perché magari una camomilla farebbe il suo effetto. E sarebbe ogni mattina un risveglio piacevole.
Aspetterei di avere un lavoro che mi dà soddisfazioni o che perlomeno mi fa stare bene.
Aspetterei perché mi sento un po’ un peso, mi sento un po’ in più, mi sento un po’…un po’ così. Strane sensazioni, strani discorsi, troppe cose dette che magari poco capisco o che forse non sono chiamata nemmeno a capire. Un fiume in piena di informazioni che tanto non capisco. Tante idee da ascoltare in realtà, tanti capo-cantiere, tanti disegni… e tante parole che restano tali e che poi spariscono.

Poteri di un’attesa telefonica troppo lunga. Poteri di una musichetta che non dà ricordi ma che mi facilita solo i pensieri. Poteri enormi di qualcosa di tanto piccolo e quasi banale. Poteri di quelle cose che io vedo e tu no. Che io sento, e voi no. 

giovedì 12 settembre 2013

...e l'anima vola.

 
 
dopo ogni 12 c'è pur sempre ogni volta un 16.
 
e può essere poco "grande" quel 16 rispetto a quel 12... però c'è. e magari fa sopportare di più quella mancanza. fa dimenticare a volte la tristezza. rende meno acido ogni risveglio. meno difficile ogni lavoro. meno insonne qualche notte.
 
servirà a poco. di certo non sostituirà mai quel ricordo. non prenderà il posto di niente e nessuno. ma c'è. e nel suo piccolo serve a continuare a camminare ed andare avanti. serve magari per tornare e ricordare e guardare foto. a pensare a com'era. com'è stato bello ed importante.
 
nel mio piccolo... faccio quel che posso. e cioè non ne parlo. mai. e ti ascolto le poche volte in cui ne parli tu. altro non so fare. spero basti.
 
a piccoli passi...
 
 

" sorriderò se ti accorgi di me fra la gente
si che è importante
che io sia per te in ogni posto...
e un'anima forte che sa stare da sola
quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora.
[...] l'anima vola
mica si perde.
l'anima vola
non si nasconde. "
( l'anima vola - elisa )
 
 
 
 
 
 

mercoledì 15 maggio 2013

vorrei, vorrei...


vorrei essere brava a guarire. guarire le malattie. guarire i pensieri. guarire le menti. guarire le ferite alle ginocchia... e quelle del cuore. vorrei avere cerotti e disinfettanti sempre pronti. vorrei poter cucire ogni strappo, ogni dolore, ogni buco. vorrei raccogliere chi cade, chi non ha le forze, chi si accascia debole, chi non ha più speranza. vorrei donare luce nuova agli occhi grigi che non hanno più speranza, che non vedono la fine del tunnel, che non distinguono i colori dal nero.

vorrei saper dire le cose giuste, al momento giusto. dare delle risposte. davvero. come vorrei avere le risposte da dare a chi mi fa domande. a chi si aspetta un aiuto. a chi si aspetta che io sappia qualcosa in più. a chi lancia messaggi di sos.



vorrei avere il tempo e il modo di fare tutto questo, perchè mi pesa non farlo e mi pesa guardare i giorni che passano...
vorrei che andasse sempre tutto bene. a tutti. alle persone che ho vicino. anche a quelle lontane. anche a quelle che non conosco.

crescendo mi sto accorgendo che il dolore di altri è dolore anche mio, come il bene e la felicità di altri è gioia anche mia. una volta non era così. piangevo e ridevo delle cose mie. quelle degli altri non mi facevano alcun effetto. come quando guardavo un film e non piangevo come facevano le altre.

ora invece è diverso. piango a dirotto persino per una canzone live in diretta da chissà quale concerto di chissà quale cantautore... bah. 'ste donne, valle a capire tu!

vorrei capirmi. tanto. spesso e volentieri. vorrei sapere cosa mi blocca, cosa mi frena, cosa non mi smuove da questa sedia... come direbbe qualcuno.
vorrei sapere cosa manca in me, cosa sto cercando in continuazione, cosa non sto trovando. mi piacerebbe vedere qual è il mio disegno, il programma che mi è stato dato quel giorno e sapere se sono sulla strada giusta, se sto tradendo o deludendo Qualcuno, se mi sto comportando bene, se sono nella direzione giusta. mi piacerebbe trovare ogni tanto un cartello stradale in cui mi si consiglia o sconsiglia un percorso, in cui vengo avvertita per lavori in corso imminenti o nuovi dossi lungo il percorso. 
quante cose sarebbero diverse se tutto quello in cui io spero e tutto quello che fa parte dei miei infiniti vorrei fosse realtà. quanto sarei diversa. quanto sarebbe forse più facile. quanti sogni cia... sveglia! la realtà è ben diversa. è un'altra.

martedì 7 maggio 2013

pensiero del giorno




“ tutto questo tempo a chiedermi cos'è che non mi lascia in pace. tutti questi anni a chiedermi se vado veramente bene così come sono, così… […] 
e la verità è che ho aspettato a lungo qualcosa che non c'è invece di guardare il sole sorgere. questo è sempre stato un modo per fermare il tempo e la velocità, i passi svelti della gente, la disattenzione, le parole dette senza umiltà, senza cuore, così solo per far rumore… […]
e miracolosamente non ho smesso di sognare, e miracolosamente non riesco a non sperare, e se c'è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole… […]
e non qualcosa che non c'è. “
( qualcosa che non c’è – elisa ) 





...se vado veramente bene così. 




sabato 5 gennaio 2013

Quel poco che abbiamo è già troppo...

...e così finiscono questi 4 giorni.
...e così, come ogni ritorno, non si pensa altro a come ripartire. ripartire per tornare proprio là o ripartire con la vita di sempre. 
la vita in camposcuola è a parte, ha le sue regole, i suoi tempi, le sue relazioni. è come essere in San Marino. la vita in quei 4 giorni è densa di un sacco di cose. la condivisione degli spazi, dei pensieri, dei doveri... dei piaceri. 
tornerei in quella cappellina così polverosa e mi siederei di nuovo a gambe incrociate a raccontare cosa mi ha cambiato la vita, cosa mi rende così felice sebbene sia così triste e doloroso. starei di nuovo là ferma ad ascoltare storie di moto, di seminario, di vespe, di amici, di scuola, di musica, di papà e mamme, di famiglie lontane, di nuove famiglie. starei lì di nuovo a guardarli tutti e a pensare che forse serve davvero a qualcosa. la consapevolezza di fare qualcosa di giusto per questi 18 ragazzi che hanno scelto di passare con noi questi 4 giorni. i ragazzi d'oggi. quelli che vengono criticati, accusati, martoriati, mitragliati dai ragazzi di una volta. i ragazzi d'oggi che qualche volta combattono per i loro ideali, per affermare le loro idee, per portare avanti una loro scelta. quelli che soffrono e che ce la mettono tutta. quelli che si sfogano, e mai come in quei momenti di dialogo, si sentono finalmente ascoltati ed accettati per quello che sono. quegli stessi ragazzi che fanno foto splendide con la loro reflex nuova, che cantano al karaoke le nostre canzoni, che si scatenano in balli sfrenati, che scaldano pizzette e pane sopra ad un termosifone, che lavano e asciugano i piatti e chiedono un caffè. 
sono gli stessi ragazzi che a volte si trovano di fronte a strade sbagliate, che scelgono le strade sbagliate, che hanno famiglie poco vicine, amici poco amici... 
credo nei nostri campiscuola, nelle chiaccherate tra la polvere di quei tappeti, nelle risate in una camerata, negli scioglilingua a pranzo, nel mal di gola dopo il karaoke, nell'odore di sudore dopo una serata discoteca. 
e così finiscono questi 4 giorni e la nostalgia è tanta. l'atmosfera fuori di lì è diversa, i pensieri sono altri e le persone sono tante e altre. quello che accade in campo resta in campo, ma l'entusiasmo e la felicità sono palpabili. c'è chi non sa nulla di tutto questo, chi non si fida, chi crede che non ci sia niente da insegnare, che non ci sia nulla da salvare in quei ragazzi d'oggi. io credo invece che a volte basti poco. che non sia semplice, ma nemmeno impossibile. che se posso dare tanto, ho la possibilità di ricevere di più. 
sono felice di aver fatto certe scelte, di aver intrapreso nuove strade, di avermi riempito la vita di impegni, l'agenda di date e avvisi. sono contenta di fare tutto questo... perchè poi tutto torna indietro con un valore aggiunto. e quello che sento io dopo soli 4 giorni insieme, non lo può dare nessunissima altra serata normale. con la gente normale. usi e costumi normali. locali normali. 




" credo che ci voglia un Dio ed anche un bar... 
credo che stanotte di verrò a trovare 
per dirci tutto quello che dobbiamo dire, 
o almeno credo... " 
almeno credo - ligabue 

martedì 28 febbraio 2012

Chi ha tempo non aspetti tempo. Chi non ce l'ha...

…e la continua sensazione di non avere tempo. Di non avere tutto il tempo di cui necessito, che mi serve per le mie cose e le tue cose, e poi le sue cose e le vostre cose, le cose di tutti. Di tutti quelli che fanno parte della mia vita, del mio essere, delle mie scelte, del mio mondo… la sensazione che hai quando sai perfettamente che nemmeno oggi riuscirai a fare quello che vorresti, che anche oggi farai solo le cose di oggi, e non quelle di ieri e dei giorni precedenti, quelle no, ancora no. Un continuo rimescolare in testa , un elenco in continuo aggiornamento, una lista che ogni giorno si allunga. Sul serio. L’ansia di sapere tutte le cose che non stai facendo, saperle e pensarle ogni giorno e ogni notte. L’ansia di saperle e l’ansia di poterle dimenticare anche. Non riuscire a fare programmi, non riuscire a uscire da quei programmi, non lasciare stare qualcosa per qualcos’altro, magari anche per qualcosa di meno importante, no? Un ordine gerarchico non modificabile. Prima il dovere e poi il piacere. O il dispiacere. O entrambi. Ma mai nessuno dei due. Mai. ti ricordi perfettamente un sacco di cose, ti ricordi tutto quello che devi per forza fare, ti ricordi anche che qualche volta potrebbe esistere dell'altro, che si tratta di scelte, che si tratta di tentare a volte di cambiare solo un po'... per qualcuno... per qualcosa. non perdere mai di vista l'obiettivo, l'obiettivo che ci si era prefissati quando s'era preso quell'impegno. non perdere di vista quello che bisogna fare per arrivare ad un certo tipo di risultato. non scordarsi che c'è bisogno di te, di quello che fai, che non si può farne a meno. siamo alle solite... non posso è quello che so dire meglio in questo periodo. non posso. non ho tempo. scusa.


mercoledì 14 dicembre 2011

come quando fuori piove...

" [...] vivo tutto come un'invasione di campo... ho scoperto cosa c'è di peggio di un bacio negato quando lo desideri: un bacio ricevuto quando ormai è troppo tardi. "

" [...] fossi in te, a questo punto della vita mi butterei. mi concederei il lusso di provare. hai sempre fatto quello che tutti ritenevano fosse giusto. concediti un errore: lo spazio di un errore è uno spazio di crescita.
L’errore in sè conta poco, conta come diventiamo dopo quell’errore, come incide su di noi, come ci rende. "
( le prime luci del mattino _ fabio volo  )



un maledettissimo fabio volo.





.

sabato 14 maggio 2011

passando... ripassando... capita.



sono solo momenti. capita. capita che scrivi. e capita anche di pentirsi di averlo fatto. capita che devi uscire e che poi non ci pensi più. capita che è sabato per fortuna e per la testa poi passa sicuramente qualcosa... o qualcun altro. finchè capita e poi dis-capita và bene. sarebbe strano non capitasse più. non è il mio caso. capiterà ancora, ne sono certa. ma l'importante è lasciarlo capitare e lasciarlo dis-capitare. capita di dover per forza accettare qualcosa che non vorresti. capita di essere nello stesso posto. con persone diverse. capita. capita che...



giovedì 28 aprile 2011

A t TE sa






" Io semino a piene mani,
ed il grano aspetti pure
se il tempo non è propizio;
spesso, il migliore è quello più lungo atteso... "
( a. gide )

venerdì 8 aprile 2011

sarebbe bello...

" io non odio persona alcuna,
ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere
soltanto da lontano. "
( le ultime lettere di jacopo ortis - ugo foscolo )



...e anche da lontano creano qualche problema. ma non importa. sul serio. è normale. e in effetti, odio non ce n'è. ma un sacco di altre cose che magari ci assomigliano. forse.  


...che poi così tanto lontano non sono, o non sembrano. perchè in qualche maniera penetrano nella mia vita. in maniera indiretta. attraverso qualcuno a cui io voglio tanto bene. attraverso scelte e fatti che ricadono sulla mia vita, sulla mia quotidianità, su quello che mi piomba addosso. ed è quello che più mi dà fastidio. quello che più mi innervosisce. perchè io voglio che TU stia lontano. ma invece tu ci sei sempre. le tue parole arrivano alle mie orecchie comunque. ed è quello che TU vuoi che succeda. ovvio.


però non mi interessa. io vado avanti lo stesso. come se tu non ci fossi... anzi. non ci sei. punto. le tue decisioni non mi toccano. le mie non ti devono interessare. le nostre non ci sono più. e và bene così. l'importante è che tu sia lontano. e sarebbe bello riuscire persino a non vederti. sarebbe bello si...

lunedì 4 aprile 2011

I N D R I O

I N D R I O di sonno. di tempo. di voglia di fare. di blog. di pensieri. un sacco di cose da fare. troppo poco tempo per farle. troppa poca organizzazione. troppo tanto casino. in attesa di tutto quello che deve succedere in sto mese... in sala d'attesa. si.



23/9 - 22/10 - Bilancia - voto: 5,5 :
Diciamolo subito: non è giornata.
La gente rompe, il lavoro stenta, l' amor-fornicazione vi entusiasma come un vaiolo.
Migliorerà presto.
( da La Gazzetta dello Sport )




giovedì 24 marzo 2011

tiramiSU !!!

" Solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti,
non significa che non ti ami con tutto se stesso."
( paulo coelho )



giovedì felice. perchè c'è il sole. perchè ho sonno, ma non importa. perchè ero in ritardo ma sono passata nel mio bar preferito. e ho bevuto il mio caffè in fretta e mangiato la mia brioche in 2 bocconi. fuori. seduta fuori. senza giubbotto. ed ho ascoltato volentieri. come sempre.
giovedì felice perchè ieri è stato un bel mercoledì. di risate. di corri-corri in giro a prendere la cena. di rispondere al telefono per sapere le novità. di non dare la precedenza. di non girare i negozi. di happypoeastro e maionese. di voglia di gelato. e di, come ogni volta, giri per trovarlo. di cellulari collegati su facebook. di sms da lacrime agli occhi. di un tiramisù venuto male. di un appuntamento al buio che è venuto ancora peggio. di un fine-serata meglio di qualsiasi tiramisù fatto a regola d'arte.
e non penso ad altro che a stare bene. io. e rispondo a domande a volte un po' troppo pesanti. e rispondo bene. perchè sto bene. nessuno si deve preoccupare. ci sono. sono in carreggiata. tante cose da fare. da pensare. da dire. mai stata meglio forse. o forse si... ma non faccio paragoni. sto bene.



in tutto questo c'è spazio pure per la nostalgia. perchè è normale. è giusto. perchè non voglio che si pensi che non mi interessa. che sto meglio ora. che mi sono dimenticata. no. perchè le cose vere e belle restano per sempre. perchè magari non ci vediamo tanto, ma non importa. non ci sentiamo tanto, ma non importa. basta poco. qualche volta scegliere comporta dei rischi. il mio rischio è stato questo. la conseguenza è questo. e mi spiace. e quando ci penso... vorrei poter non scegliere. vorrei, ma non posso. e non potevo nemmeno prima.
tutto qua.



sono felice. dovete credermi.


martedì 22 marzo 2011

qua e là...

"Spesse volte ho odiato per autodifesa
ma se fossi stato più forte
non avrei mai usato tale arma."
( k. gibran )
 
 
...e ogni tanto capita di leggere qualcosa che effettivamente può centrare con te. o con gli altri. o con qualcosa che è capitato. o che hai sentito. o che vivi ... o hai vissuto.
odiare per autodifesa. perchè infine era l'unica arma , o lo è tuttora. perchè comunque pensi sia davvero l'unica maniera per uscirne. convincersi che odiare sia meglio. sia giusto. sia corretto.
se fossi più forte forse non lo farei... e me ne andrei a spasso con il sorriso stampato sulla bocca. e parlerei tranquilla. e commenterei senza pensieri. e forse non abbasserei lo sguardo.
ma non lo sono. non lo sono mai stata. e forse non lo sarò.
non sono forte. ma non mi sono nemmeno mai impegnata nell'esserlo. perchè probabilmente mi impegno solo dove voglio io. e qua non voglio. non posso. non riesco.
capita a volte di odiare perchè è più facile dimenticare così. è più facile buttare tutto fuori dalla finestra, da quella tua finestra del cuore. ma poi... quando l'odio passa, e passa lo so, restano i ricordi. e sono intoccabili. non spariscono in nessuna maniera. con nessuna arrabbiatura... o arma... o scenata...
forse a volte non vale la pena odiare. forse non ne vale la pena mai. forse conviene sorridere... camminare a testa alta, guardarsi negli occhi... e augurarsi buona fortuna. per tutto. per sempre.
 
 
e allora buona fortuna. te ne auguro tanta. che poi a essere sincera, ne auguro un po' di più a me... dai.

sabato 19 febbraio 2011

la solita minestra... la mia. la più buona in assoluto.



...solito. tutto solito. com'era prima. come quando era normale trovarsi là... proprio là. stesso posto. stessa macchina. seduti come si era soliti stare.
come prima. come un po' di tempo fa. per ora solo questo. da dire. da pensare invece un sacco di altre cose. ma non importa.

mercoledì 2 febbraio 2011

...assomiglia incredibilmente a un succhiablabla

" Ma in fondo in fondo chi se ne frega se qualcuno ci tratta male, se non riusciamo ad innamorarci, se abbiamo amato troppo, se piacciamo a chi non può, se troviamo solo le copie di qualcuno con il quale già abbiamo capito come andrà a finire, se quando parte bene una storia la lasciamo stare dopo tre mesi... In fondo chi se ne frega se non riusciamo a piangere, se abbiamo in mente la solita persona, se sono sempre 21enni, se la pizza era troppo poca e la fame troppo tanta, se guardiamo un video e ci salta addosso una nostalgia indescrivibile... In fondo chi se ne frega se qualcosa non và... Finchè io e te possiamo chiamarci noi... Avremo sempre qualcosa di stupendo a cui pensare... Qualcosa di bellissimo a cui appartenere! Grazie! Ti voglio bene! "



" ...e in fondo in fondo io non ho 27 anni da compiere. no. penso a succhiablabla e arricciaspiccia. rido cantando su una sedia che gira messa proprio là su un palco illumanato da qualche faretto. e adoro chi si fa fare le foto indosssando un fantastico pigiama rosa. e ho un sacco di splendidi ricordi. di fantastiche persone. sono ricca della cosa più importante del mondo : amicizia. con la A maiuscola. A come affetto anche. A come ancora. si... perchè sono ancora la solita casinista-incomprensibile-difficile lucia. ancora con le amiche di sempre. ancora convinta che nulla cambierà. ancora fiera più che mai dei successi e delle felicità degli altri. A come amore. come aiuto. come alba. perchè IL SOLE ESISTE PER TUTTI. lo dice anche tizi. e io a tizi ci credo. grazie lari. di tutto. "

venerdì 28 gennaio 2011

cento... e una. e neanche una.

" Ognuno ha le sue prigioni , mentali, fisiche ...  Ognuno ci convive... Ma quando le pareti cominciano a restringersi, le facce diventano anonime... Quando lo specchio comincia a darti del tu,  quando i marciapiedi ti provocano vertigini e la strada sembra il tuo tappeto rosso, metti insieme il tuo bagaglio. Riempilo di ricordi, speranze, parole, storie vissute e storie da vivere. Riempilo di emozioni, musiche, liti, illusioni d’epoca, domande e risposte. Trovati un amico e comincia la condivisione , l’esplorazione.
Vai a caso, lascia le tue lacrime sul cuscino, incontrati con la vita, scontrati con il dolore ruba l’amore. Non avere una meta ma cento, prova a ritornare perché il ritorno da senso al viaggio. Pensa a Polifemo e alla sua solitudine e rispetta la solitudine altrui. Gira intorno al mondo non girare con lui. Affrancati da te stesso e dall’attesa. Per amare la vita bisogna tradire le aspettative. Guardati intorno e guardati da chi si professa libero. Il sapore della libertà è la paura. Solo chi ha paura della libertà ha il coraggio di inseguirla. "
( vincenzo costantino chinaski - le cento città )



mercoledì 19 gennaio 2011

...tranne te.

" Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perché io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te. "
( walt whitman )







mercoledì 5 gennaio 2011

zero... ma proprio zero... zero assoluto.

" Se adesso prendi e scappi
Mi guardi e non mi parli
E basta coi ricordi... "
( ora che ci sei - zero assoluto )

...maledetta tosse. e maledetto sonno che non c'è. maledette canzoni e maledetti pensieri. e qualsiasi canzone è un disastro...

" E come sempre
Ritorni te
Che cosa resta
Quando parli con me
E nonostante
Tutto mi dice no
Quando ti guardo
Le risposte ce l’ho... " 
( ora che ci sei - zero assoluto )
 
buona notte.

martedì 4 gennaio 2011

Un tempo per...

" Per ogni cosa c'è il suo momento,
il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace. "
( qoelet 3,1-8)


...un tempo per ridere. uno per piangere. uno per parlare. uno per tacere. uno per pensare. uno per agire. uno per scegliere. uno per abbandonare. uno per ricordare. uno per dimenticare. uno per andare avanti. uno per tornare indietro. uno per proseguire. uno per fermarsi. uno per osservare. uno per ascoltare. uno per cambiare... e uno per restare. restare così. e non cambiare in niente. nulla. così. ferma immobile. ad aspettare cosa? non so.